Chi Siamo
Lo Studio nasce con l’incontro di tre professionisti negli anni ottanta.
Attraverso gli anni la struttura si è andata via via arricchendo di nuove professionalità che, con il passare del tempo, hanno reso possibile offrire un servizio altamente qualificato nelle principali aree professionali rivolte alla clientela.
Attualmente lo studio vede coinvolti 8 professionisti e 22 collaboratori ripartiti nei seguenti ambiti professionali: Consulenza del lavoro, Fiscale e societario, Organizzativo, Gestionale e Finanziario.
Il nostro Studio intende essere interlocutore di fiducia dei nostri clienti, supportandoli nei processi decisionali e nelle funzioni chiave, per favorirne il miglioramento continuo in termini di sviluppo, organizzazione e razionalizzazione.
231 e reati ambientali: evoluzioni applicative e impatti per le imprese, 23.09.2025
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingIl catalogo dei reati presupposto del D.Lgs. 231/2001 comprende da tempo i reati ambientali (es. artt. 452-bis e segg. c.p.). Negli ultimi orientamenti giurisprudenziali, tuttavia, emerge una linea applicativa più severa nei confronti delle imprese.
A tal riguardo molto utile risulta la lettura della sentenza 27669 della Cassazione nella quale viene definito il concetto di vantaggio illecito per l’azienda nel compimento dei reati ambientali.
Le società pertanto risultano esposte a responsabilità amministrativa autonoma, con sanzioni pecuniarie e interdittive, qualora non abbiano adottato Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOGC) idonei a prevenire i reati ambientali.
Punti di attenzione per le aziende risultano pertanto essere:
Analisi del rischio ambientale come parte integrante dell’enterprise risk management.
Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.
Buona lettura.
Rendicontazione di sostenibilità con calendario aggiornato: pro e contro della proroga , 8.09.2025
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingIl decreto Economia (art. 10, comma 1-bis, D.L. n. 95/2025 convertito in legge n. 118/2025) ha aggiornato i termini per l’adempimento degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità alla luce della proroga introdotta dalla direttiva UE n. 2025/794 del 24 aprile 2025. Il maggior termine coinvolge le grandi imprese non soggette a NFRD (Non-Financial Reporting Directive) nonché le PMI quotate e altri enti specifici. I nuovi termini prorogano di due anni gli adempimenti prima previsti rispettivamente nel 2025 e 2026 e ora nel 2027 e 2028. Si tratta quindi di una modifica necessaria al fine di adeguare la normativa italiana alla già emendata normativa europea.
Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.
Buona lettura