Chi Siamo
Lo Studio nasce con l’incontro di tre professionisti negli anni ottanta.
Attraverso gli anni la struttura si è andata via via arricchendo di nuove professionalità che, con il passare del tempo, hanno reso possibile offrire un servizio altamente qualificato nelle principali aree professionali rivolte alla clientela.
Attualmente lo studio vede coinvolti 8 professionisti e 22 collaboratori ripartiti nei seguenti ambiti professionali: Consulenza del lavoro, Fiscale e societario, Organizzativo, Gestionale e Finanziario.
Il nostro Studio intende essere interlocutore di fiducia dei nostri clienti, supportandoli nei processi decisionali e nelle funzioni chiave, per favorirne il miglioramento continuo in termini di sviluppo, organizzazione e razionalizzazione.
Variazione Codici ATECO e comunicazione PEC Amministratori
/in Fiscale Societaria, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingLa Legge 30 dicembre 2024, n. 207 introduce l’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese del domicilio digitale degli amministratori di imprese costituite in forma societaria. Entro il prossimo 30 giugno tutti gli interessati dovranno provvedere alla comunicazione in Camera di Commercio.
Nell’allegata circolare i dettagli operativi assieme ai chiarimenti sulla variazione dei codici ATECO iniziata lo scorso primo aprile.
Smart working: non è consentita la geolocalizzazione dei dipendenti, 15.05.2025
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingIl Garante privacy ha reso noto, mediante una notizia pubblicata l’8 maggio 2025 sul proprio sito istituzionale, che Il datore di lavoro non può geolocalizzare i dipendenti che svolgono l’attività lavorativa in smart working.
Con il provvedimento n. 135 del 13 marzo 2025 ha, infatti, comminato una sanzione di 50.000 euro ad un’azienda che rilevava la posizione geografica di un elevato numero di dipendenti durante l’attività lavorativa svolta in modalità agile.
Il Garante è intervenuto a seguito di un reclamo di una dipendente e di una specifica segnalazione da parte dell’Ispettorato della Funzione Pubblica.
Il Garante ha, inoltre, ricordato che le esigenze di controllo dell’osservanza dei doveri di diligenza del dipendente in smart working non possono essere perseguite a distanza con strumenti tecnologici che comportano un monitoraggio diretto dell’attività del lavoratore non consentito dallo Statuto dei lavoratori e dal quadro costituzionale.
Per maggiori approfondimenti si rinvia al provvedimento allegato.
Buona lettura.