Chi Siamo
Lo Studio nasce con l’incontro di tre professionisti negli anni ottanta.
Attraverso gli anni la struttura si è andata via via arricchendo di nuove professionalità che, con il passare del tempo, hanno reso possibile offrire un servizio altamente qualificato nelle principali aree professionali rivolte alla clientela.
Attualmente lo studio vede coinvolti 8 professionisti e 22 collaboratori ripartiti nei seguenti ambiti professionali: Consulenza del lavoro, Fiscale e societario, Organizzativo, Gestionale e Finanziario.
Il nostro Studio intende essere interlocutore di fiducia dei nostri clienti, supportandoli nei processi decisionali e nelle funzioni chiave, per favorirne il miglioramento continuo in termini di sviluppo, organizzazione e razionalizzazione.
Sostenibilità d’impresa – norme tecniche e certificazioni accreditate per una rendicontazione affidabile, 19.06.2025
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingIn occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, Accredia e UNI hanno pubblicato la brochure informativa che guida le imprese nella redazione del report di sostenibilità, tra norme tecniche, standard di rendicontazione e certificazioni accreditate.
Il documento si propone come una bussola per le imprese, che devono e/o vogliono orientarsi tra norme tecniche e certificazioni accreditate per soddisfare i principi di rendicontazione della sostenibilità ESRS (European Sustainability Reporting Standards), adottati dalla Commissione, su proposta dell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), nell’ambito della Direttiva UE 2022/2464 (CSRD) sulla rendicontazione societaria di sostenibilità, recepita in Italia dal D.lgs. 125 del 2024. Tale normativa ha introdotto nuovi obblighi per le imprese, richiedendo una maggiore trasparenza sulle pratiche aziendali in ambito ESG, riservando ai revisori legali il tema dell’Assurance del Rapporto di Sostenibilità.
La brochure di Accredia e UNI fornisce, dunque, un supporto chiaro e concreto per predisporre il report di sostenibilità, sia in ambito volontario che cogente, alla luce di un quadro regolatorio in continua evoluzione, al quale si collega anche la recente revisione della normativa CSRD proposta dalla Commissione europea con il Pacchetto Omnibus, attualmente in discussione in Parlamento UE.
A questo scopo, il documento offre un elenco dettagliato delle norme UNI, UNI EN, UNI EN ISO e UNI ISO, che aiutano le imprese a interpretare e applicare gli standard europei ESRS attualmente in vigore in materia di sostenibilità. Le norme tecniche, infatti, rappresentano un riferimento volontario riconosciuto per le imprese che vogliono migliorare l’affidabilità delle informazioni fornite al mercato e dimostrare una postura attenta ai temi della sostenibilità.
Nei casi in cui è prevista la valutazione della conformità, è indicato puntualmente il ruolo delle certificazioni accreditate, che garantiscono un elevato livello di affidabilità e trasparenza dei dati dichiarati dalle imprese, rafforzando la fiducia di stakeholder e consumatori, oltre che l’immagine e la reputazione aziendale.
La brochure si rivolge a tutte le imprese, indipendentemente dal settore e dalla dimensione, interessate a strutturare un percorso credibile e conforme verso la sostenibilità, sia in ottica volontaria che regolamentata.
E’ possibile scaricare la brochure informativa dal link allegato.
Buona lettura.
Catena di fornitura: i rischi in ambito ESG, 27.05.2025
/in Corporate e Governance, Risk & Compliance, Senza categoria /da Nazioni Unite ConsultingIl controllo della catena di fornitura sotto il profilo dei rischi è divenuto un tema nevralgico per prevenire gli impatti in chiave ESG (Enviroment, Social, Governance).
Sotto quest’ultimo profilo (Governance), i recenti fatti di cronaca mostrano come la catena di fornitura può essere il canale di indagine attraverso il quale la magistratura risale alle responsabilità in capo alle committenze.
In particolare, l’aver adottato codici etici e protocolli 231 da parte della controllante non esime quest’ultima dalle responsabilità in caso di condotte illecite praticate dalle società sub appaltatrici. È questo il risultato che emerge dalle recenti indagini della procura di Milano che ha indagato la Valentino Bags. I fatti contestati sono lo sfruttamento di manodopera irregolare e clandestina attraverso contratti di appalto.esto
Per maggiori approfondimenti si rinvia all’articolo allegato.
Buona lettura.