Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

Rendicontazione di sostenibilità e attestazione di conformità: ruolo e responsabilità dei revisori, 12.11.2024

La crescente importanza della sostenibilità aziendale ha portato all’introduzione di norme specifiche per la rendicontazione di sostenibilità e alla necessità di garantirne la conformità attraverso un’attestazione affidata a revisori qualificati.

Il D.Lgs. n. 125 del 2024 ha delineato il quadro normativo di riferimento, stabilendo obblighi di conformità che toccano in modo diretto la revisione legale dei conti.

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Nuove regole per la redazione e la revisione del bilancio di sostenibilità, 27.09.2024

Il D.Lgs. n. 125/2024, di recepimento della direttiva CSRD, amplia il numero di imprese obbligate a presentare informazioni sulla sostenibilità ambientale e sociale. Il decreto introduce inoltre nuovi obblighi informativi in tema di sostenibilità, estendendo non solo l’ambito di applicazione ma anche la portata dei dettagli da fornire obbligatoriamente nella relazione sulla gestione. La modifica al D.Lgs. n. 39/2010 definisce le modalità con cui tali informazioni sono sottoposte a revisione legale e il processo di formazione a cui si dovranno sottoporre i revisori.

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Sostenibilità: i fattori ESG nella valutazione d’azienda, 2.09.2024

“I fattori ESG nella valutazione d’azienda: la costruzione della base informativa”, è il titolo del documento di ricerca curato dalla Commissione di studio “Valutazione d’azienda” del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), pubblicato l’8 agosto 2024. Si tratta di una guida operativa che mira a supportare i professionisti lungo il processo estimativo delle PMI italiane che intraprendono percorsi d’implementazione dei fattori Environmental, Social, Governance (ESG) su base volontaria.

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SOSTENIBILITA’: ADOTTATA LA DIRETTIVA 2024/1760 SUL DOVERE DI DILIGENZA DELLE IMPRESE, 11,07.24

Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 5 luglio (serie L) la direttiva 2024/1760 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità che modifica la 2019/1937 e il regolamento 2023/2859.

La direttiva CSDDD (Corporate sustainability due diligence directive) dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 26 luglio 2026. Tempi brevi, quindi, che impongono alle società di grandi dimensioni, con specifiche caratteristiche di fatturato e numero di dipendenti, di partire subito con l’attivazione delle procedure richieste per garantire il rispetto dei diritti umani e l’ambiente. Questo anche perché l’ambito di applicazione è ad ampio raggio in quanto coinvolge l’intera catena dell’attività, obbligando al rispetto della due diligence nella supply chain e nella gestione del rischio. Le società (che abbiano, in media, più di mille dipendenti e un fatturato netto a livello mondiale superiore a 450.000.000 euro nell’ultimo esercizio di adozione del bilancio d’esercizio) dovranno essere pronte anche coi piani di transizione climatica, in linea con l’accordo di Parigi.

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PMI, 45 indici di sostenibilità per avere più accesso al credito, 2.07.2024

Prende forma il cruscotto degli indicatori chiamato a misurare i livelli di responsabilità ambientale, sociale e di governance delle imprese. A dettagliarlo sono le 85 pagine delle linee guida sul «dialogo di sostenibilità fra Pmi e Banche» messo in consultazione dal Mef che individua 45 indicatori, su cui si dovrà basare la «carta d’identità verde» delle aziende, su temi che vanno dai consumi alla parità uomo-donna. L’adesione alle indicazioni renderà più facile l’accesso al credito.

L’adozione del codice etico, del modello di prevenzione contro gli illeciti (MOG 231) e le misure di anticorruzione pesano il grado di trasparenza delle società.

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Implementation Guidance ESRS: finalizzati i primi tre documenti di orientamento, 11.06.24

Implementation Guidance ESRS: finalizzati i primi tre documenti di orientamento

L’EFRAG ha finalizzato i primi tre documenti di orientamento all’attuazione dell’ESRS che riflettono l’esito del feedback del pubblico: EFRAG IG 1: Valutazione di materialità; EFRAG IG 2: Catena del valore; EFRAG IG 3: dati ESRS dettagliati e nota esplicativa di accompagnamento. l’EFRAG mira a supportare le imprese e le altre parti interessate nell’attuazione dell’ESRS, aiutandole a concentrarsi sugli aspetti delle norme che sono più rilevanti per loro e illustrando gli obblighi di rendicontazione con un linguaggio pratico e domande frequenti. Questi documenti forniscono una guida essenziale per garantire che le organizzazioni implementino e rispettino efficacemente gli standard ESRS, promuovendo la trasparenza e la coerenza nel reporting di sostenibilità

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Patente a crediti per le imprese dal 1 Ottobre 2024: cosa prevede il Decreto PNRR (D.L. n. 19/24) , 13.05.24

La tragedia di Firenze, con cinque operai che hanno perso la vita nel grave incidente sul lavoro che si è verificato il 16 febbraio sul cantiere di un nuovo supermercato, ha rappresentato soltanto l’ultimo degli eventi per i quali Governo ha emanato il D.L. n. 19/2024.

Il provvedimento ha fortemente impattato il T.U. Sicurezza sui Luoghi di Lavoro introducendo una serie di nuovi obblighi i capo ai datori di lavoro.

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L’adeguatezza del Modello 231 passa anche per il contenimento della retribuzione eccessiva della retribuzione variabile, 8.05.2024

Dalla lettura della sentenza 1070 della seconda sezione del Tribunale penale di Milano emergono delle importanti riflessioni sulle caratteristiche utili che ogni Modello Organizzativo 231 dovrebbe avere per ritenerlo adeguato, e quindi efficace ai fini della capacità esimente.

Il Tribunale fa un focus opportuno sul sistema disciplinare, sull’opportunità di contenere retribuzioni variabili troppo elevate, sulla necessità di tenere aggiornati gli organigrammi ed i relativi protocolli aziendali, nonché sul ruolo e l’efficacia di avere un buon sistema di Whistleblowing.

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Informativa ESG: i vantaggi per la finanza delle PMI, 3.04.24

Il 29 maggio 2020 sono state introdotte le Linee Guida EBA LOM (Guidelines on Loan and Monitoring), che disciplinano la concessione e il monitoraggio dei prestiti per le PMI focalizzandosi su una serie di fattori estremamente rilevanti. Fra questi, troviamo i parametri ESG, acronimo inglese di Environmental, Social e Governance, analizzati e misurati attraverso una specifica reportistica, quella di sostenibilità. La performance ESG è sempre positivamente associata a rating di credito più elevati e le imprese che si impegnano a rafforzare le pratiche ESG riescono a mitigare il rischio complessivo, comportando una riduzione della probabilità di default e, in conseguenza, un miglioramento del rating creditizio.
Quali sono in concreto i vantaggi per le PMI di una reportistica sostenibile?

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Sostenibilità: standard volontario di rendicontazione anche per le PMI non quotate, 11.03.2024

L’EFRAG, l’ente che fornisce supporto e consulenza tecnica alla Commissione europea per quanto riguarda lo sviluppo di standard di reporting di sostenibilità, ha approvato le bozze degli standard per le PMI (Voluntary standards for non listed – VSME), in consultazione fino al 21 maggio.

L’EFRAG intende quindi introdurre un documento semplificato di natura volontaria per le PMI non quotate, per facilitare la loro partecipazione alla transizione sociale e quindi soddisfare le richieste informative ESG delle banche e altri finanziatori e dei partner facenti parte della propria catena di valore.

Il VSME, nonostante sia non giuridicamente vincolante, potrà essere metodo di valutazione del mercato a riguardo del grado di sostenibilità delle PMI non quotate.
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