Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

COVID-19 e infortunio sul lavoro: come provare l’esonero da responsabilità, 8.06.2020

Il datore di lavoro ha un generale dovere di garantire la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro e l’obbligo di risarcire i danni al lavoratore in caso di pregiudizi fisici o morali. Ai tempi del COVID-19, quando sia accertato che il contagio sia avvenuto sul luogo di lavoro, l’azienda, per essere esente da responsabilità sul piano risarcitorio, deve provare di aver adottato tutte le precauzioni idonee, in base all’esperienza e alla tecnica, ad evitare il diffondersi della malattia. Nonostante si sia fatto notare che l’attribuzione di responsabilità resterebbe un’eventualità lontana, è evidente che l’accertamento dei fatti eseguito dall’autorità sanitaria in caso di infortunio sul lavoro possa assumere il valore di una prova particolarmente attendibile. Per maggiori delucidazioni si rinvia al documento allegato.
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Direttiva PIF: ampliata la responsabilità amministrativa delle imprese, 3.06.2020

La responsabilità amministrativa delle imprese si estende ai reati di peculato, peculato per profitto dell’errore altrui e abuso d’ufficio, nonché ai reati tributari con particolare riferimento ai delitti di dichiarazione infedele, di omessa dichiarazione e di indebita compensazione IVA.
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Organismi di vigilanza: chiarimenti su ruolo e responsabilità sul trattamento dati, 28.05.2020

Gli OdV, anche se sono dotati di autonomi poteri di iniziativa e controllo per l’espletamento delle loro funzioni, non possono essere considerati autonomi titolari del trattamento perché i loro compiti non sono determinati dagli Organismi stessi, ma dall’organo dirigente dell’ente che, nell’ambito del modello di gestione e organizzazione, ne definisce gli aspetti relativi al funzionamento, compresa l’attribuzione delle risorse, i mezzi e le misure di sicurezza. E’ quanto ha chiarito il Garante della Privacy nella newsletter n. 465 del 21 maggio 2020.
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Sicurezza sul lavoro e Covid-19: responsabilità amministrativa delle società quasi certa? 25.05.2020

La Suprema Corte, con la sentenza n. 13575/20 depositata il 5 maggio 2020, conferma alcuni principi in tema di responsabilità delle società legata alla sicurezza sul lavoro che stimolano una attenta riflessione e valutazione in merito alle conseguenze che tali principi potranno determinare nel nuovo scenario e nei nuovi rischi sul lavoro legati al Covid-19. Il decreto Cura Italia ha sancito che il contagio da Coronavirus debba essere trattato dal datore di lavoro e dall’INAIL come un infortunio sul lavoro, ovviamente quando contratto in ambito lavorativo. Laddove dovesse essere effettivamente dimostrato il rapporto causale, la  responsabilità del datore di lavoro e della società sarebbe probabile, per non dire quasi certa.
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Documenti informatici: l’AgID aggiorna le regole di formazione, gestione e archiviazione, 21.05.2020

Esauriti i termini della consultazione pubblica, l’Agenzia per l’Italia Digitale – AgID ha notificato alla Commissione europea le Linee guida per la formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici. Entrerà, quindi, in vigore un nuovo corpus normativo che, oltre ad aggiornare regole tecniche oramai risalenti nel tempo, si porrà come “testo unico” per la regolamentazione di un argomento nevralgico nella società contemporanea, che si sta oramai orientando verso la dematerializzazione dei documenti. Le Linee guida, oltre ad applicarsi a tutta la Pubblica amministrazione nel suo perimetro più ampio, si applicano anche ai privati, in assenza di norme espressamente esonerative.

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Covid 19-test sierologici sul posto di lavoro: le disposizioni del Garante della Privacy, 18.05.2020

Due Faq pubblicate il 14 maggio 2020 sul sito del Garante per la protezione dei dati personali forniscono indicazioni per un corretto trattamento dei dati personali da parte di pubbliche amministrazioni e imprese private e chiariscono i presupposti per l’effettuazione dei test sierologici per il Covid-19 sul posto di lavoro. Il datore di lavoro non può effettuare direttamente esami diagnostici sui dipendenti e inoltre, la partecipazione agli screening sierologici promossi dai Dipartimenti di prevenzione regionali nei confronti di particolari categorie di lavoratori a rischio di contagio, come operatori sanitari e forze dell’ordine, può avvenire solo su base volontaria
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Prestiti fino a 25.000 euro, l’errata compilazione costa la revoca, 11.05.2020

L’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ha inviato un’ulteriore circolare del 24 aprile alle banche sui finanziamenti fino a 25.000 euro garantiti al 100 percento (decreto legge n.23 del’8 aprile 2020), autorizzato dalla Commissione europea il 14 aprile e le cui domande sono presentate dal 17 aprile.  ​L’ABI indica che il finanziamento fino a 25.000 euro prevede espressamente che l’inizio del rimborso non avvenga prima di 24 mesi dall’erogazione e che non può essere utilizzato per compensare alcun prestito preesistente, anche nella forma dello scoperto di conto corrente: la compensazione determinerebbe un avvio del rimborso prima dei 24 mesi, facendo decadere la garanzia.
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Coronavirus e organismi di vigilanza: i controlli da svolgere nelle imprese, 7.05.2020

Nell’attuale fase emergenziale gli organismi di vigilanza assumono un ruolo fondamentale per la verifica della corretta adozione di presidi sanitari nelle imprese e per la tutela dai rischi di esposizione ad infiltrazioni di matrice criminale. La pandemia da Coronavirus sottopone infatti ad un vero e proprio stress test l’OdV, chiamato a vagliare la validità delle misure poste in essere dalle aziende senza poter effettuare verifiche in loco e, dunque, esclusivamente in base alla documentazione raccolta e alle informazioni ricevute. In aiuto ai Commercialisti che svolgono le loro funzioni all’interno di tali organismi, intervengono il CNDCEC e la FNC con un nuovo documento che fornisce indicazioni operative sulle attività di vigilanza che si rendono opportune in questa fase.
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Le misure di emergenza adottate dalle società chiamano in causa gli OdV, 30.04.2020

L’emergenza coronavirus, coinvolgendo fortemente l’attività e l’organizzazione delle imprese, chiama in causa anche gli Organismi di vigilanza nominati ai sensi del DLgs. 231/2001.
Tali organismi, infatti, sono organi “di staff” dei consigli di amministrazione e fanno parte – quanto meno in senso lato – dei sistemi di controllo delle società, essendo destinatari di flussi informativi, periodici e “ad evento”, provenienti dalla maggior parte delle aree aziendali, oltre che di interrelazioni costanti con gli organi direzionali e amministrativi e con gli organi di controllo.
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Coronavirus: i controlli anti-contagio da fare alla riapertura delle aziende, 27.04.2020

Pulizia e sanificazione dei locali aziendali, affissione di volantini informativi per i
dipendenti, definizione delle modalità di ingresso dei lavoratori e dei soggetti esterni,
precauzioni igieniche e fornitura di dispositivi di protezione individuale, quali guanti e
mascherine, prescrizioni dettagliate per la gestione di spazi comuni con limitazioni al
minimo degli spostamenti all’interno dell’azienda, utilizzo per quanto possibile delle
modalità di lavoro agile, o in alternativa almeno una rimodulazione dei livelli produttivi,
anche attraverso un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione, riunioni
ma solo attraverso collegamento a distanza, indicazioni sui comportamenti da avere in
caso di sintomatologia compatibile con il Covid-19. Sono le precauzioni idonee per la
messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e per la sussistenza di adeguati livelli di protezione
dei lavoratori necessarie per riaprire le aziende nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
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