Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

GDPR: pubblicate le statistiche italiane al 31 marzo 2019, 27.05.2019

Il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio, noto maggiormente con l’acronimo GDPR (General Data Protection Regulation) e in minor misura, in Italia, con l’acronimo RGPD (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) sta per tagliare il traguardo del primo anno di completa applicazione su tutto il territorio dell’Unione.

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Crisi d’impresa: nuovi indicatori al servizio dell’allerta, 23.05.2019

L’istituto dell’allerta, quale strumento idoneo ad intercettare tempestivamente la crisi d’impresa, trova come presupposto fondamentale per il suo funzionamento l’individuazione di appositi indicatori in grado di far emergere gli squilibri di carattere reddituale, patrimoniale o finanziario ed i ritardi nei pagamenti da parte dell’azienda. Ma quali sono i criteri per la loro individuazione?
 
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Ultimi giorni per la prima applicazione delle sanzioni del GDPR, 20.05.2019

Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore il Regolamento Ue 2016/679 (GDPR) relativo alla protezione dei dati personali delle persone fisiche e alla libera circolazione di tali dati, abrogando la vecchia disciplina fondata sulla direttiva 95/46/Ce. Il regolamento è applicato direttamente senza alcun intervento da parte degli Stati membri, tuttavia l’Italia è intervenuta con il DLgs. 101/2018 al fine di adeguare la normativa nazionale alle nuove disposizioni. Con l’art. 22, comma 13 del DLgs. 101/2018, il legislatore italiano ha stabilito fino al 19 maggio 2019 un periodo di indulgenza delle sanzioni previste dal nuovo Regolamento.

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Procedure di allerta: a chi spetta effettuare le segnalazioni interne ed esterne, 17.05.2019

Per incentivare l’emersione anticipata delle difficoltà economiche dell’impresa, ed
agevolare lo svolgimento delle trattative tra debitore e creditori, il Codice della crisi
d’impresa ha previsto le procedure di allerta e i conseguenti obblighi di segnalazione,
interni ed esterni, posti a carico degli organi di controllo societari e dei creditori pubblici
qualificati.
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Whistleblowing: direttiva UE accresce le tutele, 13.05.2019

È stata approvata dal Parlamento europeo il 16 aprile 2019 la legge che tutela i lavoratori che segnalano le violazioni del diritto comunitario e introduce delle salvaguardie, per evitare ritorsioni da parte degli enti o aziende datori di lavoro. Le tutele si estendono anche a coloro che assistono gli informatori, come i facilitatori, i colleghi e i parenti. I Paesi UE hanno due anni di tempo per adeguare alle nuove disposizioni la normativa nazionale.
 
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Dalle novità sulla crisi molti poteri al sindaco unico, meno al revisore, 6.05.19

Il nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza demanda agli organi di controllo, intendendo per tali il sindaco unico o il collegio sindacale (come si evince con chiarezza dalla relazione ministeriale all’art. 37), molti nuovi poteri/doveri. 
Per un approfondimento sul tema dei poteri attribuiti agli organi di controllo dalla nuova procedura di allerta della crisi d’impresa si rinvia all’articolo allegato.
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Sindaci e revisori attori protagonisti nella nuova procedura di allerta, 29.04.2019

Con il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza gli organi di controllo societari intesi come collegio sindacale o sindaco unico ed i revisori esterni, persone fisiche o società di revisione, saranno chiamati in prima linea ai fini all’attivazione della nuova procedura di allerta prevista dall’art. 14.
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Verso l’inclusione di reati tributari tra i reati presupposto 231, 26.04.2019

A partire dall’entrata in vigore del DLgs. 231/2001, la responsabilità delle persone giuridiche derivante da reato ha subito un’evoluzione profonda sia da un punto di vista normativo, sia sul piano della prassi e dell’interpretazione giurisprudenziale.
Sono sorti nuovi problemi e nuove situazioni: basti pensare al tema dei reati colposi (ambiente e sicurezza) non previsti nell’originario testo normativo; alle questioni applicative relative alle società partecipate, ai gruppi di imprese e alle società estere; ai rapporti con la disciplina fallimentare e con i sistemi certificati; e così via.

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Ispezioni sulla privacy: come essere preparati? 16.04.2019

Alla luce del nuovo quadro legislativo in materia di protezione dei dati, un certo numero di autorità per la protezione dei dati ha iniziato a imporre sanzioni, che sono il risultato di attività di ispezione costantemente svolte dalla DPA interessata. Tali ispezioni aumenteranno nel prossimo futuro in modo che sia essenziale per le entità che elaborano dati personali essere proattivi, adottando le misure appropriate per adottare adeguati programmi di conformità alla privacy che devono essere continuamente perfezionati per evitare sanzioni. In un ambiente così complesso, cosa è consigliabile per le aziende?
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Privacy: il datore di lavoro può ricorrere all’agenzia investigativa? 12.04.2019

Il datore di lavoro può effettuare controlli anche attraverso un’agenzia investigativa ma solo per la tutela del patrimonio aziendale e non per vigilare sull’attività lavorativa. Il Garante privacy, con il provvedimento n. 9086480/2019, ha dichiarato lecite le investigazioni svolte dall’agenzia e finalizzate all’accertamento dell’insussistenza della malattia del dipendente. L’Autorità di controllo, richiamando l’orientamento della Cassazione, ha evidenziato che l’azienda può procedere, al di fuori delle verifiche di tipo sanitario, ad accertamenti di circostanze di fatto che dimostrino l’insussistenza della malattia o la non idoneità a giustificare l’assenza. Quali sono gli altri controlli datoriali leciti? 
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