Archivio per categoria: Corporate e Governance, Risk & Compliance

Cambio di proprietà senza una nuova autorizzazione per la videosorveglianza, 8.04.2019

Nell’ipotesi di cambio di titolarità  dell’impresa non è necessario un nuovo accordo sindacale ovvero una nuova autorizzazione per il legittimo impiego di un impianto di videosorveglianza, ai sensi dell’art. 4 della L. 300/70.
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PRIMI EFFETTI DEL REGOLAMENTO UE SULLA PRIVACY, 1.04.2019

ll Gdpr fa la sua prima “vittima”: Google. La Cnil, l’autorità nazionale francese per la protezione dei dati, ha annunciato oggi una sanzione di 50 milioni di euro nei confronti del colosso dei motori di ricerca. Big G viene accusato, in particolare, di aver violato alcuni obblighi nel quadro del regolamento Ue per la protezione dei dati personali (il General Data Protection Regulation, o Gdpr, diventato applicativo dal 25 maggio 2018).
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Legge anticorruzione: si aggravano le sanzioni per la responsabilità delle imprese, 22.03.2019

Sta per entrare in vigore la legge anticorruzione recante misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione. La legge aumenta le sanzioni previste dal D. Lgs. n. 231/2001 in tema di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. La scelta di fondo del legislatore risponde ad una logica di lunga durata: ampliare il catalogo dei reati presupposto della responsabilità degli enti e inasprire le sanzioni amministrative comminate all’ente in conseguenza del reato commesso da un soggetto apicale o non apicale. Ma fino a dove può spingersi una sanzione senza pregiudicare la sopravvivenza dell’ente e la salvaguardia dei livelli occupazionali?
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Hard Brexit: la nota informativa del comitato europeo per la protezione dei dati, 13.03.2019

Il Regno Unito diventerà un paese terzo dal 30 marzo 2019 e quindi a seguito della fuoriuscita dall’Unione Europea il trasferimento di dati personali dal SEE (Spazio economico europeo) verso il Regno Unito dovrà basarsi su clausole-tipo di protezione dei dati o di altre garanzie adeguate. Il Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), ha adottato una nota informativa destinata alle aziende e alle autorità pubbliche sui trasferimenti di dati personali a norma del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr)che sarà adottata in caso di Brexit senza accordo con l’Ue (“Hard Brexit”).
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Whistleblowers: dall’Europa una proposta di direttiva su protezioni e garanzie, 7.3.2019

L’Unione europea sta mettendo a punto una direttiva che riguardi la protezione dei whistleblowers, gli informatori che, sia nel settore pubblico che privato, segnalano atti illeciti di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro. La proposta di direttiva della primavera del 2018 ha ricevuto ora il via libera della Corte dei Conti UE. L’esigenza di una disciplina comunitaria nasce dai numerosi casi di segnalazione di illeciti di alto profilo e dalla necessità di assicurare una tutela uniforme in tutti gli Stati membri agli informatori.
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Privacy: è il Pubblico ministero a dare notizia degli illeciti al Garante, 18.02.2019

Non il Procuratore della Repubblica ma il Pubblico ministero assegnatario del procedimento deve informare “senza ritardo” il Garante per la privacy qualora abbia notizia di specifici reati in materia di protezione dei dati personali. È quanto stabilito nel protocollo d’intesa sottoscritto dalla Procura della Repubblica di Roma e il Garante per l’attuazione delle norme introdotte dal D. Lgs. 101 del 2018. L’informativa deve contenere tutti gli elementi necessari ai fini dell’istruzione, da parte del Garante, dei procedimenti amministrativi eventualmente correlati al fatto di reato.
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Privacy e imprese extra UE: quando si applica il GDPR, 15.02.2019

Il Garante privacy ha pubblicato le linee guida sull’applicazione dell’ambito territoriale del GDPR approvate dal Comitato europeo per la protezione dei dati. Il testo, spiega il Garante, chiarisce alcuni aspetti dell’articolo 3 del GDPR che obbliga molte imprese con sede in altri continenti, tra cui i giganti del mondo digitale, al rispetto della normativa privacy europea. Molti i quesiti ai quali il Garante italiano fornisce risposta. Un esempio. Una società di produzione automobilistica con sede negli Stati Uniti e una filiale a Bruxelles che sovrintende le sue operazioni in Europa: la filiale belga potrebbe essere considerata come uno stabilimento nell’Unione ai sensi del GDPR?
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GDPR e ambito territoriale: linee guida del Garante privacy, 11.02.2019

Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato, con la newsletter n. 447 del 7 dicembre 2018, le “linee guida sull’applicazione dell’ambito territoriale del Gdpr” approvate nel corso della quarta riunione plenaria del Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), di cui fa parte anche il Garante privacy italiano.
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Iscrizione sindacale: datore di lavoro obbligato a tutelare dati sensibili, 8.02.2019

Il Garante per la protezione dei dati personali, nella newsletter dello scorso 7 dicembre, ha stabilito che i dati di iscrizione sindacale sono sensibili e come tali vanno protetti dal datore di lavoro, che non può divulgarli.
Con una nota pubblicata nella newsletter n. 447 del 7 dicembre 2018, il Garante per la privacy ha fatto presente che al datore di lavoro è vietato comunicare ad una organizzazione sindacale la nuova sigla alla quale ha aderito un suo ex iscritto.
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Troppi accessi a facebook in orario di lavoro giustificano il licenziamento, 5.02.2019

È legittimo il licenziamento disciplinare intimato al lavoratore per i troppi accessi a facebook in orario di lavoro. Così si può sintetizzare l’esito del giudizio conclusosi con la sentenza n. 3133 della Corte di Cassazione, depositata ieri.
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