Decreto Covid: vaccinazione obbligatoria per il settore sanitario e sospensione dal lavoro per i no-vax, 12.04.2021

Il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 31 marzo 2021 prevede l’obbligo generalizzato di vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da SARS-CoV-2 per gli operatori sanitari (enon solo). L’obbligo riguarda infatti gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attivitnelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali. Il rifiuto del lavoratore determina la sospensione, senza retribuzione, dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni a rischio di diffusione del contagio da Covid- 19.
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Covid e modello 231: il caso delle RSA, 6.04.2021

Le strutture socio-sanitarie, e in particolare le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), sono enti particolarmente a rischio in “ottica 231”: l’intrinseca natura della loro attività può potenzialmente coinvolgerle nella commissione di un’ampia varietà di reati tra quelli che rientrano nel catalogo dei reati presupposto della responsabilità 231. Di conseguenza, la presenza di un modello di organizzazione, gestione e controllo appare indispensabile, soprattutto in questa drammatica fase storica, quanto meno per ridurre l’impatto travolgente della pandemia da Covid-19 e dei rischi ad essa connessi.
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Privacy e password aziendali: ancora libera scelta per i dipendenti, 31.03.2021

La stragrande maggioranza delle aziende, si stima che la percentuale si aggiri intorno all’80%, non ha ancora dettato i criteri per l’impostazione delle password aziendali, lasciando di fatto liberi i propri dipendenti di sceglierle senza alcun criterio che riguardi la sintassi, la lunghezza o altre metodologie che riguardino l’impiego dei caratteri da inserirvi. Secondo la ricerca ”Acronis Cyberthreats Report 2020”, infatti, una percentuale di password aziendali che oscilla tra il 15 e il 20% include il nome dell’azienda stessa, rendendo così vita facile ai pirati informatici, ed a soggetti non autorizzati, che possono decriptarle con maggiore facilità.
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Roma Capitale: sanzione del Garante privacy per "TuPassi". Cittadini e dipendenti ignari su come venivano usati i loro dati, 9.03.21

Il Garante per la protezione dei dati personali ha ordinato a Roma Capitale il pagamento di una sanzione di 500 mila euro per illecito trattamento di dati personali di utenti e dipendenti, effettuato attraverso il sistema di prenotazione degli appuntamenti “TuPassi”.

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Covid: privacy soft fino a luglio, 23.02.2021

Nel contesto pandemico attuale un’attenzione sempre più particolare è rivolta alla privacy. Molte sono le preoccupazioni che tengono col fiato sospeso l’intera popolazione, in maniera sostanziale quelle rivolte all’andamento della curva dei contagi, quelle riguardanti la definitiva sconfitta del virus (è iniziata da qualche settimana la campagna vaccinale), quelle riferite all’ambito economico (la situazione attuale ha provocato gravi disagi economici alle aziende e alle famiglie) e, non in ultima analisi, quelle che gravitano attorno alla privacy personale.
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Brexit: quali conseguenze per la privacy?, 16.02.2021

Per effetto della Brexit il Regno Unito diventa un Paese terzo, con inevitabili effetti sulla disciplina della privacy. In particolare, il Garante per la protezione dei dati personali, con una recente nota, è intervenuto fornendo indicazioni sull’ambito territoriale di applicazione del GDPR e con riferimento alle modalità di trasferimento dei dati verso UK.

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Covid-19: l’azienda può obbligare i lavoratori a vaccinarsi? 11.02.2021

I datori di lavoro devono sottoporre i lavoratori alla vaccinazione contro il Covid-19? La risposta al quesito è fornita dal Testo unico della sicurezza sul lavoro che impone all’azienda, su conforme parere del medico competente, la messa a disposizione di vaccini efficaci per i lavoratori non immuni all’agente biologico presente nella lavorazione (nel caso di specie, il SARSCoV-2 classificato come agente patogeno per l’uomo del gruppo di rischio 3) e da somministrare a cura del medico competente stesso. Cosa fare in caso di lavoratori che non possono o che si rifiutano di vaccinarsi ovvero per i terzi che si trovino nell’ambiente di lavoro?
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La privacy nell’esecuzione agile della prestazione lavorativa, 2.02.2021

In base a quanto disposto dal GDPR, l’azienda, quale titolare del trattamento, deve mettere in atto tutte le misure tecniche e organizzative atte a garantire un livello di sicurezza tale da adeguare i dati trattati ai rischi connessi all’utilizzo degli strumenti informatici e nel contempo ponendo attenzione a non ledere i diritti e le libertà delle persone fisiche. Il tema della privacy, dunque, nella gestione dei contratti di Smart Working, diventa preminente non solo in un’ottica protezionistica del lavoratore, ma anche dell’impresa, che tende a rinunciare a parte del suo potere di controllo e diviene soggetto maggiormente vulnerabile, anche ad attacchi di soggetti terzi.
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Videosorveglianza: i collaboratori domestici devono essere informati della presenza delle telecamere, 28.01.2021

Con una serie di FAQ pubblicate lo scorso 5 dicembre, il Garante per la protezione dei dati personali, in ossequio delle previsioni introdotte dal Regolamento UE 2016/679, ha fornito alcuni importanti chiarimenti nell’ambito dell’installazione di impianti di videosorveglianza da parte di soggetti pubblici e privati.
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Modelli organizzativi 231 da aggiornare per il controllo dei rischi penal-tributari, 11.01.2021

Enti, società e associazioni devono identificare e controllare i rischi penal-tributari aggiornando i modelli organizzativi adottati in conformità al D.Lgs. n. 231/2001 e dimostrando che il compito di vigilare sul funzionamento e l’efficacia di tali modelli è stato affidato a un Organismo di Vigilanza autonomo. Inoltre, l’assenso dell’Agenzia delle Entrate alla richiesta di ammissione al regime di adempimento collaborativo può costituire un utile elemento di valutazione dell’efficacia esimente del modello 231 adottato. La circolare della Guardia di Finanza n. 216816/20 fa seguito all’inclusione di alcuni reati tributari nel novero di quelli previsti dal D.Lgs. n. 231/2001 e ricorda che l’adozione e l’efficace attuazione di un modello di organizzazione e gestione è presupposto per sottrarsi alla responsabilità amministrativa in caso di commissione, da parte di soggetti apicali e sottoposti, di reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente.
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