Comunicazione di Servizio GIOSA

E’ di tutta evidenza la drammaticità della situazione sanitaria che stiamo vivendo e degli effetti provocati dalle misure straordinarie adottate dal governo per fronteggiare tale emergenza. Effetti che hanno riguardato tutti i settori industriali e merceologici. Tra i più danneggiati sicuramente la professione del consulente del lavoro che, oltre a subire l’impatto negativo dal punto di vista economico e finanziario, si sta facendo carico, con tutte le ristrettezze imposte a livello di mobilità personale, della gestione dell’enorme carico di provvedimenti che si sono susseguiti e che continuano a susseguirsi in queste giornate così convulse. Nonostante l’abnegazione totale da parte di tutti i collaboratori di studio, molto spesso ci troviamo nell’impossibilità di portare a termine un lavoro a causa del malfunzionamento dei siti degli enti con cui dobbiamo interfacciarci. In altre, non possiamo procedere a causa del mancato adeguamento dei software alle innumerevoli novità normative intervenute in quest’ultimo mese. Alla luce di quanto sopra vi chiediamo di comprendere e scusare eventuali disservizi o un piccolo allungamento dei termini di consegna nel tempo concordati che cercheremo di contenere quanto più possibile.
Un caro saluto.

Smart working e cybersecurity: la check list per le imprese, 30.03.2020

L’emergenza sanitaria ed economica da Coronavirus sembra non fermarsi. Per fronteggiarla le imprese ricorrono sempre di più all’utilizzo dello smart working per evitare interruzioni dell’attività produttiva mantenendo in sicurezza i propri dipendenti. A fronte di questi indubbi vantaggi, vi sono peranche alcuni rischi connessi alla sicurezza informatica soprattutto per le aziende, che non avendo avviato alcuna sperimentazione prima, hanno dovuto “improvvisare” la delocalizzazione del personale ricorrendo all’uso di computer e smartphone personali dei dipendenti. Sono 5 le regole da rispettare in questi casi. Quali sono?
Per maggiori informazioni si rinvia all’articolo allegato .
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Coronavirus e sicurezza sul lavoro: le regole e gli adempimenti per essere in regola, 25.03.2020

Per il contrasto e il contenimento della diffusione del Coronavirus negli ambienti di lavoro, il Governo e le parti sociali hanno firmato un protocollo condiviso di regolamentazione valido per tutte le aziende e su tutto il territorio nazionale. Nel documento vengono disciplinate le modalitdi ingresso in azienda deilavoratori con riferimento al controllo della temperatura corporea, l’obbligo di comunicazione dell’eventuale variazione del rischio biologico derivante dal virus, l’aggiornamento del DVR, nonchè l’individuazione dei soggetti autorizzati alla raccolta e al trattamento dei dati dei lavoratori necessari per prevenire ed arginare il rischio epidemico in azienda. Quali sono le attivitche il datore deve mettere in campo per essere in regola con i nuovi obblighi?
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Decreto "Cura Italia" – Ritenute INPS

Sulla sospensione dei versamenti relativi ai contributi previdenziali che gravano sulle retribuzioni, l’INPS con una propria circolare ha richiamato il principio generale che regola le ritenute previdenziali secondo il quale, il sostituto di imposta che trattiene le somme al lavoratore, non può disporne diversamente ma è obbligato a versarle alle scadenze di Legge.
Per l’approfondimento sul tema clicca qui.

Decreto "Cura Italia"

Il 17 marzo è stato pubblicato il Decreto con le misure di sostegno a famiglie ed imprese.
Per una panoramica generale sulle diverse disposizioni entrate in vigore clicca qui.

Smart working: consigli pratici per tutelare la privacy del lavoratore , 17.03.2020

I datori di lavoro possono controllare l’attività svolta dai lavoratori in smart working? In caso affermativo, in quali ipotesi e quali procedure occorre rispettare? Sono alcune delle più frequenti domande che si pongono (soprattutto ora) le aziende e gli studi professionali che hanno attivato il lavoro agile secondo le prescrizioni del Governo emanate al fine di arginare la diffusione del contagio da Coronavirus. Il punto di partenza è, come sempre, l’obbligo di rispettare l’art. 4 dello Statuto dei lavoratori con il divieto di mero controllo a distanza del lavoratore se non in presenza di determinati motivi giustificativi.
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Comunicazione di Servizio

Si comunica che, a seguito delle indicazioni emanate dalle autorità statali e sanitarie sulla corrente emergenza sanitaria, lo Studio ha attivato nel rispetto delle suddette indicazioni modalità di “lavoro agile” che consentono l’auspicato “distanziamento sociale”.
Nella stessa ottica invitiamo la clientela a recarsi presso lo Studio solamente dopo aver concordato un appuntamento e ad utilizzare metodi alternativi di comunicazione (mail, telefono, videoconferenza) almeno fino al prossimo 4 aprile.
Lo studio rimane a disposizione con un adeguato presidio a sostegno delle richieste legate alle scadenze imminenti ed alle attese novità di natura economica sulla emergenza in corso.
Grazie per la vostra collaborazione.

I reati tributari e reaponsabilità 231: tutto quello che serve sapere dopo la riforma, 9.03.2020

Come già anticipatovi attraverso alcuni articoli riguardanti il tema, con il decreto fiscale 2020, collegato alla legge di Bilancio, il legislatore ha inasprito le pene, abbassato alcune soglie di punibilità, esteso per i delitti più gravi la responsabilità amministrativa delle società (prevista dal D.Lgs 231/2001) ed ha introdotto per taluni illeciti la confisca per sproporzione e il preventivo sequestro. Per una rapida e immediata consultazione delle novità introdotte, vi rinvio all’articolo allegato scritto dall’amico Avv. Antonio Iorio che ho avuto il piacere di conoscere ed apprezzare durante l’espletamento di un incarico congiunto presso il gruppo Equitalia (ora Agenzia delle Entrate).
Per maggiori informazioni si rinvia all’articolo allegato .
 
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Coronavirus e privacy dei lavoratori. Cosa deve fare il datore di lavoro, 6.03.2020

Anche a tempi del Coronavirus i datori di lavoro devono attenersi alle indicazioni del Ministero dellaSalute e delle istituzioni competenti. Questa è l’indicazione del Garante della privacy in merito allesegnalazioni pervenute sulla possibile raccolta di autocertificazioni dei dipendenti sul proprio stato disalute. Solo le autorità pubbliche preposte ex lege ad affrontare l’emergenza sanitaria possono trattare i dati personali dei soggetti nei limiti delle disposizioni emergenziali. Dall’analisi del DPCM del 1° marzo2020 emerge però un’anomalia. Si prevede, infatti, che in caso si debba certificare, ai fini INPS, l’assenza dal lavoro, sia consentito il rilascio di una dichiarazione indirizzata anche al datore di lavoro in cui si dichiara che il lavoratore è stato posto in quarantena. Una violazione della privacy?
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Gdpr violato, doppia multa per Eni Gas e Luce: 11,5 milioni di euro , 28.02.2020

La società è stata doppiamente sanzionata dal Garante della Privacy, per trattamenti illeciti dei dati nelle attività di telemarketing e teleselling e per conclusione di contratti non richiesti nel mercato libero della fornitura di energia e gas.
Si rinvia all’articolo allegato per l’approfondimento sul tema.
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