Nuovo Codice Privacy: nessuna moratoria sulle sanzioni pecuniarie, 18.09.2018

Si avvicina la data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 101/2018 che adegua il Codice Privacy al GDPR, stabilita per il 19 settembre 2018. Nonostante si sia parlato da più parti di una sospensione delle sanzioni pecuniarie amministrative per i prossimi otto mesi, la lettura della norma fa emergere una realtà del tutto diversa. Il Garante della privacy, in fase di verifica del corretto adempimento degli obblighi, dovrà considerare le difficoltà a imprese e professionisti dovranno far fronte per adeguarsi alle nuove disposizioni sulla base di specifici elementi di valutazione.
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Rating di legalità, 17.09.2018

Le modifiche apportate dal nuovo regolamento sul rating di legalità attengono ai requisiti per la sua attribuzione alle imprese. Altre novità riguardano, invece, il procedimento per il riconoscimento del rating, nonché l’attività di valutazione da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Inoltre, con il nuovo regolamento viene disciplinato anche il caso di annullamento del rating, oltre al rinnovo, alla revoca e alla sospensione.
Il rating di legalità è uno strumento istituito per promuovere la diffusione di principi etici nell’ambito delle attività imprenditoriali e prevenire comportamenti aziendali illeciti.
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Redditometro: nessun contrasto con il diritto alla privacy, 14.09.2018

Il trattamento dei dati e delle informazioni acquisite da parte dell’Agenzia delle Entrate nell’esercizio delle proprie funzioni di accertamento non viola in alcun modo la normativa sulla privacy. Si tratta, infatti, di un potere fondato sia sulla Costituzione che su specifiche norme di legge, senza contare che il Codice della privacy non tutela genericamente il trattamento di tutti i dati riguardanti un interessato, ma solo quello illegittimo di informazioni specificatamente individuate. È quanto si legge nell’ordinanza n. 17485 della Corte di Cassazione, depositata il 4 luglio 2018.
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Garante dei dati personali e Guardia di Finanza: avviate le ispezioni per la privacy 4.0, 11.09.2018

Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato il via alle ispezioni d’ufficio con la partecipazione anche della Guardia di Finanza. Potranno essere avviate anche attività istruttorie di carattere ispettivo in relazione a segnalazioni o reclami proposti. Gli accertamenti riguarderanno essenzialmente profili di interesse generale (per categorie di interessati) nell’ambito dei trattamenti dati effettuati da società, istituti di credito e per attività di telemarketing. Previsti, inoltre, controlli nei confronti anche delle imprese con riferimento ai presupposti di liceità del trattamento, sul rispetto dell’obbligo di informativa nonché sulla durata della conservazione dei dati.
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NON È POSSIBILE UN «DOPPIO» SEQUESTRO PER L’AUTORICICLAGGIO, 10.09.2018

Il prodotto, il profitto o il prezzo del reato di autoriciclaggio non coincidono con quelli del reato presupposto, poiché consistono nei proventi conseguiti dall’impiego in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative del prodotto, del profitto o del prezzo dell’illecito originario, come si evince dal testo dell’art. 648-ter.1 c.p. Nell’enunciare tale principio, la sentenza n. 30401 della Corte di Cassazione, depositata ieri, annulla un sequestro preventivo ordinato a seguito dell’autoriciclaggio di somme derivanti dal reato di emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 8 del DLgs. 74/2000).
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Nuovo codice privacy: tra sanzioni penali e semplificazioni per le PMI, 7.09.2018

Il nuovo codice della privacy, che adegua la normativa italiana alle disposizioni GDPR, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Nel segno della continuità, il decreto legislativo prevede che, per un periodo transitorio, continuano ad essere efficaci i provvedimenti e le autorizzazioni generali del Garante, nonché i Codici deontologici vigenti. Arricchito, inoltre, il sistema penale della privacy con nuove ipotesi di reato.
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PRIVACY CON SANZIONI PENALI E SANATORIA DELLE VECCHIE LITI RISERVATEZZA, 6.09.2018

Il quadro della nuova privacy si completa. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato in via definitiva il decreto che coordina la vecchia normativa nazionale sulla protezione dei dati con il regolamento europeo diventato operativo il 25 maggio. Dopo un tira e molla politico il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato il Ddl Grillo, stralciando però l’articolo che prevedeva presìdi delle Forze dell’ordine negli ospedali. La violenza contro gli operatori sanitari diventa un’aggravante nel codice penale e nasce un osservatorio.
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Protezione dati personali: definiti gli interventi ispettivi per il secondo semestre 2018, 3.09.2018

Nella Delibera 437 del 26 luglio 2018 il Garante per la protezione dei dati personali fornisce indicazioni sulla attività ispettiva, programmata limitatamente al periodo luglio-dicembre 2018. Il Garante conferma che in questo periodo verranno effettuati, anche tramite ausilio della Guardia di finanza, 30 accertamenti ispettivi che riguarderanno essenzialmente profili di interesse generale per categorie di interessati nell’ambito dei trattamenti dati effettuati da società, istituti di credito..
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GDPR e whistleblowing: tutele a tutto campo nei settori pubblico e privato, 23.07.2018

La disciplina del whistleblowing si basa sul bilanciamento dell’esigenza, da parte della Pubblica amministrazione o delle imprese private, di assicurarsi “notizie di reato” con la necessità di tutelare, da eventuali ritorsioni, i dipendenti che segnalano irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro. In particolare, il dipendente pubblico che segnala illeciti non può essere sottoporlo a provvedimenti disciplinari e può usufruire di una rete di protezione contro le azioni ritorsive anche con il coinvolgimento dell’ANAC. Nel settore privato, invece, le imprese hanno l’obbligo di introdurre tutele ad hoc nei modelli organizzativi. Il GDPR incontra in più punti la disciplina sul whistleblowing: quali?
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CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO ALLA LUCE DEL D.L. “DIGNITÀ”

Il 14 luglio, con la pubblicazione in gazzetta ufficiale, è entrato in vigore il c.d. D.L. “dignità”.
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